Si è chiusa domenica sera la mostra “La città in guerra. Cittadini e profughi a Pistoia dal 1915 al 1918”.
Per una mostra d’argomento storico e che richiedeva per la visita tempo e attenzione, si è trattato di un successo davvero straordinario e senza precedenti. Oltre 5000 sono stati i visitatori e caldi e numerosi i consensi anche da parte delle scuole che hanno partecipato alle visite guidate con 25 classi. Numeri che hanno oltrepassato tutte le più ottimistiche previsioni, confermando quanto sia ancor vivo il desiderio di ricordare la Grande Guerra, mettendo in evidenza anche l’accoglienza partecipata e solidale dei profughi veneti dopo la rotta di Caporetto da parte della città di Pistoia, e quanto importanti appaiano le lezioni che oggi, pur a distanza di un secolo da quella tragica esperienza, è possibile trarne per operare ad un futuro di pace tra i popoli.
Le due associazioni che hanno promosso l’iniziativa, cioè l’Istituto Storico della Resistenza e l’Associazione Storia e città, nel rallegrarsi per l’interesse suscitato vogliono ringraziare tanto la precedente Amministrazione Comunale, che aveva creduto nell’iniziativa inserendola nel programma ufficiale di Pistoia Capitale della cultura 2017, quanto l’attuale Amministrazione Comunale, che l’ha supportata con attenzione e disponibilità.
Ma soprattutto i due enti promotori non possono fare a meno di mettere in evidenza che la mostra è stata progettata, curata e realizzata col lavoro di mesi, assolutamente volontario e non retribuito, di soci e collaboratori.
Un grazie, infine, a tutti coloro che hanno testimoniato coi loro positivi giudizi l’apprezzamento per quanto è stato fatto ed hanno voluto incoraggiare i curatori a che una analoga iniziativa possa essere ripetuta in futuro, per la ricorrenza della fine della Grande Guerra e per ricordare quanto e come le memorie di essa pesarono negli anni successivi sulla storia anche della nostra città.