Codice etico

Farestoria. Codice etico della rivista nella pubblicazione dei lavori scientifici

Farestoria adotta un codice etico basato sulle Cope’s Best Practice Guidelines for Journal Editors.

I componenti del Comitato di redazione, gli autori e i revisori si impegnano ad aderire alle linee guida etiche e deontologiche esposte qui di seguito.

Responsabilità degli organi editoriali e valutazione

L’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea nella provincia di Pistoia, editore di Farestoria, è impegnato nell’ammettere alla pubblicazione contributi originali, redatti secondo standard scientifici ed editoriali, rispettosi del diritto d’autore e non sottoposti contemporaneamente a valutazione presso altre riviste. Il Comitato di redazione fornisce agli autori le norme redazionali a cui attenersi nella stesura del testo, decide di accettare o rifiutare un articolo per la pubblicazione nella rivista sulla base della rilevanza del soggetto e dell’originalità e sono orientati nel giudizio da revisori esterni adeguatamente qualificati. Farestoria adotta la pratica della single blindend peer review per verificare il livello qualitativo dei saggi proposti. Sostiene inoltre l’indipendenza della ricerca, condanna il plagio e disapprova la violazione del copyright. 

I testi pubblicati nella sezione “Saggi” sono sottoposti in forma anonima a single blinded peer review, tramite un sistema di revisori selezionati all’interno o all’esterno del Comitato scientifico dell’Istituto. I revisori sono scelti dal Comitato di redazione tra esperti della metodologia adottata e dell’area tematica oggetto della ricerca e forniscono pareri relativi all’opportunità della pubblicazione. Ai revisori sono fornite indicazioni su tutto ciò che riguarda il loro compito tra cui la necessità di gestire il materiale inviato in via riservata e compilano al termine del loro lavoro una scheda di valutazione in cui possono indicare anche suggerimenti per l’autore e dichiarare se acconsentire alla pubblicazione del proprio nominativo in una lista pubblica dei revisori, senza alcun rinvio ai testi e agli autori revisionati.

Il Comitato di redazione decide di accettare o rifiutare un articolo per la pubblicazione nella rivista sulla base della rilevanza del soggetto e dell’originalità e sono orientati nel giudizio dai revisori. In caso di giudizi negativi il Comitato di redazione si riserva di ricorrere al giudizio di ulteriori revisori. In caso di pareri discordanti il Comitato di redazione valuta, sulla base della rilevanza dell’argomento di studio, della metodologia adottata e dell’originalità del testo, se procedere o meno alla pubblicazione. L’autore si impegna a intervenire sul proprio testo, per andare incontro alle osservazioni dei revisori. Qualora l’autore rifiuti di operare le revisioni suggerite, il Comitato di redazione si riserva di decidere in merito alla pubblicazione o meno del testo.

Il Comitato di redazione garantisce e vigila sul corretto funzionamento delle modalità di valutazione dei testi e comunica all’autore i risultati della procedura di revisione. Assicura l’anonimato di autori e revisori, vigilando sull’insorgere di eventuali conflitti di interesse, discriminazioni, contrasti politici, scientifici e accademici. Il Comitato di redazione, insieme ai revisori, verifica i possibili episodi di plagio e violazioni del diritto d’autore. Qualora il testo fosse pubblicato in presenza di errori o plagi, la direzione ne darà apposita comunicazione nel numero immediatamente successivo.

Il Direttore responsabile esercita sui contenuti della rivista il controllo necessario a impedire che vengano commessi reati nell’ambito della pubblicazione. 

Il Comitato di redazione persegue le linee editoriali della rivista, approva le proposte di pubblicazione, valuta l’ammissibilità degli articoli alla fase di revisione, dirime le situazioni in cui i revisori hanno giudizi discordanti e rispetta le disposizioni di legge in materia di diffamazione, violazione del copyright e plagio. È tenuto a non divulgare informazioni sui testi ricevuti, con la sola eccezione degli autori, dei revisori o di chi sia stato previamente autorizzato. I testi inediti inviati alla rivista non possono essere utilizzati dai membri del Comitato di redazione per le proprie ricerche senza il consenso scritto dell’autore.

 

Responsabilità degli autori 

L’autore è responsabile per il testo che presenta e deve attenersi alle norme redazionali approvate dal Comitato di redazione nella stesura del testo.

L’autore garantisce che l’articolo presentato alla rivista sia originale, inedito e non sottoposto contemporaneamente alla valutazione di altre riviste. Si impegna inoltre ad accettare le modalità di selezione dei saggi adottate dal Comitato di redazione e il processo di peer review. Qualora l’articolo sia approvato per la pubblicazione, l’autore riconosce all’editore il diritto alla pubblicazione, autorizzando tutte le modalità di utilizzo previste nella liberatoria, da firmare prima della pubblicazione.

L’autore garantisce la veridicità dei dati contenuti nel saggio. Ha l’obbligo di riportare correttamente le fonti documentarie e bibliografiche fornendo dettagliate citazioni per tutte le pubblicazioni che hanno influenzato il lavoro.

Deve ottenere le autorizzazioni necessarie alla pubblicazione di immagini, tabelle o altri contenuti già pubblicati, secondo quanto stabilito dalla legge sul diritto d’autore. È tenuto a citare tutte le pubblicazioni che hanno avuto influenza nel determinare la natura del lavoro proposto. Il testo deve contenere sufficienti riferimenti per permettere ad altri la replicazione dell’indagine.

Se altri soggetti hanno fornito contributi sostanziali ad alcune parti del testo, devono essere indicati dall’autore come contributori.

Qualora l’autore riscontri errori significativi o inesattezze nel testo pubblicato, ha il dovere di comunicarlo al Comitato di redazione e fornire gli opportuni errata corrige.

 

Responsabilità dei revisori

Il revisore assiste il Comitato di redazione nel processo di valutazione degli articoli, rispettando i tempi richiesti dalla rivista. La valutazione deve essere condotta in modo obiettivo e sostenuta da argomentazioni chiare e documentate. Il revisore non può accettare testi che non si senta qualificato a valutare o che lo vedano in conflitto di interesse. Qualora insista una qualsiasi di queste condizioni, il revisore deve darne tempestiva comunicazione al Comitato di redazione, che provvederà ad assegnare il testo a un altro revisore. Il revisore contribuisce a individuare la rilevanza di pubblicazioni che non sono state citate dagli autori, indica gli eventuali miglioramenti da apportare, evidenzia gli elementi di debolezza dell’articolo cui porre rimedio. Il revisore avverte il Comitato di direzione in caso di questioni legate alla proprietà intellettuale e al plagio o per gestire potenziali violazioni delle leggi sulla proprietà intellettuale. I saggi in valutazione devono essere trattati dal revisore come documenti riservati e non devono essere mostrati o discussi con chi non sia stato appositamente autorizzato dal comitato di redazione.